Una casa delle vacanze, una casa ottenuta in eredità oppure un acquisto per il futuro: una seconda casa ci permette di avere un posto sicuro in cui respirare l’aria pulita di montagna o del mare, per scappare dal caos della città e riposarci quando ne abbiamo bisogno, ma anche per avere delle entrate extra nel caso si decidesse di affittarla.
Tuttavia, avere una seconda casa può rappresentare per alcuni un vero e proprio peso economico e fiscale, per questo è necessario conoscere quali sono i costi fissi da sostenere e se esistono dei modi per abbatterli.
Scopriamo in questo approfondimento tutto quello che c’è da sapere sui costi della seconda casa.
Cos’è la seconda casa?
Iniziamo con il concetto di prima e seconda casa.
Il concetto di prima casa viene spesso confuso con quello di abitazione principale. Una prima casa, che corrisponde all’unico immobile posseduto, potrebbe diventare in effetti una seconda casa se non viene utilizzata come abitazione principale dal suo proprietario.
La definizione di seconda casa indica invece l’abitazione posseduta oltre la prima, quella in cui si abita direttamente, come una casa destinata a trascorrere un periodo di vacanza in generale.
Costi seconda casa: quali sono?
Per rispondere alla domanda “Come abbattere i costi sulla seconda casa?” devi conoscere innanzitutto quali tasse si pagano sulla proprietà di un secondo immobile.
Generalmente, per gli immobili diversi dall’abitazione principale, cioè utilizzata per uso abitativo, si pagheranno per intero le imposte previste e si pagheranno Imu e Tari nella misura stabilita dal proprio comune. Vediamolo meglio.
IMU e TARI
Avere una seconda casa comporta il pagamento delle tasse legate alla gestione dell’immobile, come l’IMU e la TARI. Più precisamente:
- IMU – è l’Imposta Municipale Unica, nella quale sono confluite tutte le imposte e i contributi legati alla proprietà o al possesso dell’immobile;
- TARI – è la tassa legata ai servizi pubblici erogati dall’amministrazione comunale, come l’illuminazione stradale e la gestione delle aree comunali.
IRPEF
L’Imposta sul reddito delle persone fisiche, conosciuta come IRPEF, è l’imposta dovuta dalle persone fisiche per il possesso di redditi come fabbricati, terreni, capitale, lavoro dipendente, lavoro autonomo e d’impresa.
Anche la seconda casa produce reddito e quindi va inserita nelle tue dichiarazioni, finendo magari per farti fare un indesiderato scatto verso l’aliquota IRPEF successiva rispetto alla tua abituale, specie se i tuoi guadagni sono stabili.
Utenze domestiche e altre spese
Anche in mancanza di consumi, dovrai continuare a pagare le eventuali utenze attive di luce e gas perché, in questi casi, la contrattualistica prevede delle spese fisse non azzerabili.
Poi, se il tuo immobile corrisponde a un appartamento situato in un condominio, ti troverai di fronte a spese ordinarie, straordinarie e piccoli lavori manutentivi.
Adesso che abbiamo visto diversi costi legati al mantenimento della seconda casa non ci resta che scoprire come abbatterli.
Costi seconda casa: come abbatterli affittanto l’immobile
Uno dei modi per poter abbattere i costi fissi è affittare la propria seconda casa attraverso gli affitti brevi.
Se affitti la tua seconda casa puoi avere la possibilità di contare in un’entrata, che ti permette di recuperare alcuni costi fissi fino a ottenere un guadagno extra.
Non a caso sempre più persone investono in affitti per le vacanze per coprire diverse spese e ottenere magari un’ulteriore fonte di reddito. Il tuo immobile può perciò diventare un investimento soprattutto nel periodo stagionale.
Come affittare una seconda casa?
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