In questi ultimi anni abbiamo visto un boom degli affitti brevi: molte abitazioni sono state tolte dal mercato delle locazioni di lungo periodo nonché dal mercato delle compravendite per scegliere una formula che consente di coniugare libertà, intimità e maggiore convenienza, sia da parte del locatore sia da parte del cliente.
L’affitto breve (o affitto temporaneo) è, infatti, una tipologia di affitto di un immobile residenziale per un periodo non superiore a 30 giorni che prevede un contratto semplice e flessibile, per il quale non c’è obbligo di registrazione.
La normativa sugli affitti brevi è stata innovata con una legge specifica nel 2017 e interessa sia i proprietari che affittano la loro casa, occupandosene personalmente, sia chi si rivolge ad agenzie e portali online. Ma, cosa prevede la legge rispetto agli adempimenti burocratici necessari per gli affitti brevi?
Nonostante possa sembrare semplice gestire questo business, dovrai fare attenzione ai passaggi relativi alla gestione degli affitti in forma imprenditoriale, dalla gestione degli ospiti a tutti gli adempimenti burocratici e amministrativi. Vediamoli insieme in questo approfondimento.
Contratto di locazione breve di tipo turistico
Il contratto, rispetto a quello per lunghi periodi, non è soggetto a registrazione presso l’Agenzia delle Entrate se la durata non supera i 30 giorni. Allo stesso tempo non è richiesta una particolare forma: si tratta di una scrittura privata sottoscritta dalle parti.
C’è la possibilità di fornire agli ospiti non solo la disponibilità dell’immobile, per il periodo di permanenza, ma anche la biancheria e la pulizia, la connessione Wi-Fi e la fornitura di altre utenze come l’aria condizionata o il riscaldamento.
Il contratto per lunghi periodi è, invece, rigido e difficilmente modificabile, corrisponde a un periodo compreso tra uno e 18 mesi ed è soggetto all’obbligo registrazione nonché di pagamento delle imposte di registro e di bollo.
In merito, potrebbe interessarti il nostro approfondimento su Come affittare la tua casa per brevi o lunghi periodi.
Oltre al contratto di locazione breve esistono però diversi adempimenti burocratici a cui fare attenzione per avviare l’attività di gestione in forma imprenditoriale di una casa vacanze.
Comunicazione locazione occasionale a fini ricettivi
Innanzitutto, è obbligatoria la comunicazione al Comune di riferimento per l’avvio di attività turistica (L.R. n. 16/2017, Art. 21 bis).
Questa comunicazione ha l’obiettivo di segnalare al Comune (o ai Comuni, nel caso le attività fossero in zone differenti) tutti i dati relativi agli immobili per i quali si svolge l’attività di gestione della casa vacanze con l’indicazione del periodo di disponibilità dell’immobile.
Richiesta del codice IUN
A seguito della L.R.23/2018 l’identificativo numerico unico (IUN), già previsto dalla L.R.16/2017 per le strutture ricettive extra alberghiere, è stato assegnato anche agli alloggi privati (locati in regime di locazione turistica o locazione breve).
Per ottenere lo IUN sarà perciò necessario effettuare una richiesta all’ufficio territoriale competente in base a dove è situata la struttura.
Richiesta credenziali ROSS1000
Il ROSS1000 (prima conosciuto come SIRED) è un sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati fornito dalla Regione Sardegna alle Province e alle strutture ricettive per adempiere all’obbligo statistico verso l’ISTAT. In altre parole, è necessario per la comunicazione degli ospiti a fini statistici.
Già previsto dalla L.R.16/2017 per le strutture ricettive extra alberghiere, è stato assegnato anche agli alloggi privati.
Richiesta credenziali del portale Alloggiati Web
Nel 2018 è stato introdotto dal decreto Sicurezza (Dl 113/2018, successivamente convertito in legge 132/2018), l’obbligo di comunicazione all’autorità di polizia di tutte le informazioni relative alle persone alloggiate, cioè degli ospiti.
Come gestore di una casa vacanze, è obbligatorio dichiarare le generalità delle persone che ospiti alle autorità competenti. Per farlo, devi seguire un’apposita procedura telematica sul portale della Polizia di Stato, chiamato Alloggiati Web. Prima però dovrai richiedere le credenziali di accesso alla Questura o al Commissariato di Polizia competente nella tua zona per la comunicazione obbligatoria degli ospiti.
Le sanzioni previste per il mancato rispetto dell’obbligo di comunicazione sono una multa di 206 euro, in alternativa c’è la pena di arresto fino a tre mesi.
Richiesta credenziali per la tassa di soggiorno
Infine, in determinate località, è prevista la riscossione dell’imposta di soggiorno. Il regolamento cambia di Comune in Comune. Quindi, prima di cominciare, dovrai accertarti dell’esistenza e dell’ammontare dell’eventuale tassa di soggiorno.
Affittare casa vacanze senza rischi: affidati a dei professionisti
Abbiamo visto come affittare una seconda casa comporti diversi aspetti da tenere in considerazione prima di iniziare.
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